Il Parlamento approva una migliore protezione per persone immigrate vittime di violenza!
Plateforme Traite è lieta che entrambe le camere del Parlamento abbiano approvato un emendamento all’articolo 50 della legge sugli stranieri e l’integrazione a favore delle vittime di violenza domestica. Ciò significa che in futuro persone immigrate vittime di violenza potranno separarsi senza mettere a rischio il loro diritto di soggiorno. Plateforme Traite si era battuta per questa modifica della legge con una risposta di consultazione.
Purtroppo, il Parlamento non ha accolto la richiesta di prorogare il termine per il soddisfacimento dei “criteri di integrazione”. Tuttavia, il Consiglio federale e il Parlamento hanno promesso di apportare le opportune modifiche all’ordinanza. Ci auguriamo che la complessa situazione delle vittime di violenza domestica e della tratta di esseri umani venga effettivamente presa in considerazione nella pratica!
La politica migratoria ha bloccato una protezione coerente delle vittime
Principalmente è molto difficile provare la violenza domestica, poiché nella maggior parte dei casi il reato avviene in un ambiente privato. La soglia di “intensità” e i requisiti di prova per l’esistenza della violenza domestica sono attualmente troppo alti. Molte autorità considerano alcuni atti di violenza troppo moderati e quindi rifiutano di rinnovare il permesso di soggiorno alla vittima. Questo porta molte vittime a rimanere in relazioni violente. Anche per le vittime di tratta è molto difficile ottenere un permesso di soggiorno, anche se questo è la base per perseguire i colpevoli, prevenire una nuova vittimizzazione e avviare un processo di integrazione. Invece di proteggere le vittime, l’attuale legislazione e la sua attuazione troppo spesso favoriscono la continuazione delle relazioni violente.
Le vittime della tratta di esseri umani e le vittime di violenza domestica si trovano spesso di fronte a decisioni incoerenti da parte delle autorità. Di una parte sono riconosciute come vittime dai servizi statali di assistenza alle vittime e dalle organizzazioni specializzate nella protezione delle vittime, dal altra parte le autorità competenti in materia di migrazione si rifiutano di concedere loro la protezione internazionale che è loro dovuta.
La violenza domestica può anche essere collegata alla tratta di esseri umani. Notiamo anche che in alcuni casi il matrimonio o le relazioni possono nascondere forme di reclutamento a scopo di sfruttamento. La violenza domestica può essere usata come mezzo di coercizione, come atto preliminare o in combinazione con la tratta di esseri umani.
Si auspica un migliore riconoscimento delle vittime della tratta di esseri umani!
Le vittime della tratta di esseri umani potrebbero beneficiare inoltre della modifica della legge, dato che il Tribunale amministrativo federale ha fissato la soglia di prova per determinare se una persona sia o meno vittima della tratta di esseri umani per analogia con il livello di prova per le vittime di violenza domestica. La modifica dell’articolo 50 consentirebbe agli attestati di organizzazioni specializzate e ai certificati medici redatti dai professionisti che prestano loro assistenza di diventare una base sufficiente per stabilire la probabilità dello status di vittima di tratta.
La decisione del Parlamento è un passo storico verso una migliore protezione delle vittime in Svizzera! La Plateforme Traite ringrazia tutte che si sono battute per questo risultato, in particolare FIZ, Brava, CSP Vaud e Samira Marti.
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